Foodchangers, conversazioni sul cibo futuro
Palcoscenico, sipario, occhio di bue. Schermo per eventuali proiezioni, video e/o foto. La drammaturgia di FoodExp – i cuochi e i luoghi che cambiano il mondo, prende in prestito i linguaggi del teatro e mette in scena chef e produttori – da soli o con un intervistatore-spalla – chiamati a raccontare nello spazio di 50 minuti ciascuno, visioni, metodi, storie. Non lezioni astratte, ma racconti carichi di concretezza, cronache di pratiche quotidiane in vigna, in cucina, nei mulini, nelle aziende agricole. Gesti e pratiche, che sottendono visioni e paradigmi applicabili al cibo del futuro.